Oggi voglio raccontarvi una bella storia, che prende il via dall’Associazione “Carminella”, da anni impegnata in progetti per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo, compresa una scuola gratuita di italiano per stranieri; in collaborazione con “Stonehead”, i responsabili dell’associazione hanno deciso di dare vita alla “Biblioteca antirazzista“, che ospita testi sul colonialismo italiano, sull’analisi storica e antropologica dei diversi colonialismi, il razzismo e l’antimperialismo in senso più ampio, tra i quali molte opere stampate proprio negli anni del colonialismo nostrano, per giustificare ed esaltare le famigerate “imprese” condotte in terre straniere.
Il primo nucleo è stato costituito da una donazione di volumi dell’epoca coloniale da parte della Fondazione Basso, ma il fondo è già in via di incremento, anche grazie alla generosa risposta di alcune case editrici.
Perché una biblioteca antirazzista? La risposta, affatto scontata, è sul sito dell’associazione: “Perché pensiamo che la memoria e la conoscenza possano contribuire a realizzare un’altra narrazione. Una narrazione antirazzista e nuova rispetto a quanto, ancora oggi, viene insegnato nelle scuole. Perché pensiamo che ricostruire una responsabilità collettiva potrà essere l’antidoto alla rabbia ed alla xenofobia dilaganti. Perché la conoscenza è sempre nobilitante e fa più belli noi esseri umani.“
Se la motivazione è questa, è evidente che un luogo del genere non poteva nascere che al Quadraro, quartiere che ha nel proprio DNA i valori dell’antirazzismo e dell’integrazione e che vedrà così aumentare il proprio patrimonio culturale e sociale.
La biblioteca nasce con molte ambizioni, come ci spiega la vicepresidente di Carminella, Clara Santini: “L’idea, in prospettiva, è quella di allargare l’ambito d’interesse e farne un centro di documentazione e di formazione permanente, aperto al quartiere e alla città. Già in questa primissima fase sono state molte le realtà che hanno risposto: dai cittadini agli attivisti, dagli editori agli studiosi. Sintomo forse che realtà come queste incontrano un’esigenza comune di tante e tanti.
Non appena questo drammatico momento storico ci restituirà un po’ di respiro, sono tanti gli appuntamenti in scaletta della Biblioteca antirazzista: tavole rotonde, presentazioni e cicli di incontri interculturali.”
Appena terminata la fase di catalogazione, sarà possibile consultare i volumi della biblioteca su appuntamento scrivendo a biblioteca.antirazzista@carminella.it
Bravissimo Francesco, eccellente iniziativa.
Ma io ve l’ho solo raccontata, il merito è tutto degli amici ci Carminella!
Complimenti per la bella iniziativa che ci ricorda che la memoria del passato è un Servizio alla Democrazia.
Grande iniziativa, vorrei essere coinvolto