Qualche giorno fa sul sito di Roma Capitale è stata annunciata una sperimentazione da parte di ACEA, che installerà in alcuni quartieri di Roma delle “case dell’acqua”, fontanelle high-tech nelle quali sarà possibile raccogliere “alla spina” acqua microfiltrata ed igienizzata, naturale o frizzante, ma anche navigare on-line e perfino ricaricare il proprio telefonino tramite porte usb.

Secondo il Comune questo significherà un possibile risparmio per i romani (che potrà arrivare a circa 130 € per una famiglia di 3 persone) ma anche un’importante diminuzione di rifiuti in plastica, stimata in circa 1.800 tonnellate di bottiglie.

Come gruppo della Lista Civica Marino in quest’anno di consiliatura abbiamo proposto più volte di avviare buone pratiche, anche sperimentali, in merito al riciclo dei rifiuti, al vuoto a perdere, ad un consumo più sano e consapevole e in questa direzione ieri in Consiglio abbiamo presentato una mozione d’urgenza per richiedere che anche il nostro territorio veda al più presto la comparsa di queste nuove tecnologiche “Case dell’Acqua” (qui il testo della mozione).

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Una risposta

  1. E’ un’ottima idea! A tanti l’acqua del rubinetto sembra avere un sapore un po’…clorato.Probabilmente questi erogatori elimineranno l’incoveniente e ci restituiranno tutto il gusto dell’acqua “del sindaco” 🙂

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